Maysaa's tent

Maysaa è viva

Maysaa è viva. Mi ha scritto pochi giorni fa e ci siamo scambiati alcuni brevi messaggi: ora si trova a Rafah con la famiglia. 

Sono dovuti andare via da dove si trovavano precedentemente, da quanto ho capito all’università di Al-Aqsa, a causa degli attentati di Israele. 

Mi ha chiesto come sto e se mi trovo ancora in India: prima di perdere i contatti con lei mi chiedeva spesso di mandarle foto dell’India, dicendomi quanto le sarebbe piaciuto viaggiare. Un diritto che a lei è purtroppo negato. 

Ho ricevuto notizie anche da Dina: mi dice che devono lasciare la scuola dove sono rifugiati, a Rafah, poiché non è un posto sicuro a causa dei bombardamenti di Israele, ma per farlo hanno bisogno di acquistare una tenda, che diventerebbe il loro nuovo rifugio, per potersi installare più a ovest, sempre a ridosso del confine con l’Egitto. La tenda ha un costo di circa 700$.

Purtroppo è molto difficile fare arrivare gli aiuti umanitari a Gaza, i coloni israeliani bloccano i camion al confine e molti camion sono stati colpiti dai bombardamenti dell’esercito. Non si tratta di “danni collaterali”, ma di veri e propri attacchi diretti ai camion. 

Nel seguito alcuni articoli che riportano notizie che ritengo importante diffondere

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